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Cospito, lettera di minacce degli anarchici della Fai informale: «Colpiremo un manager che vende la morte»

Giovedì 16 Febbraio 2023, 10:00

Alfredo Cospito, 30 ottobre 2013 a Genova.
ANSA/LUCA ZENNARO

Cospito, lettera di minacce degli anarchici della Fai informale: «Colpiremo un manager che vende la morte» II volantino è stato dattiloscritto e firmato dalla Federazione Anarchica Informale, poi recapitato in una busta gialla a più imprese

Il manager, indicato come obiettivo sensibile, viene descritto nel plico come «l’anima nera delle operazioni di mercato (…), al servizio della guerra che alimenta la morte in Ucraina». E ancora «verme della società che orienta e determina le guerre per fare ricchezza ingiusta con qualsiasi mezzo, traditore di ogni ideale per arricchire il sistema – si legge nella lettera – indossa mille maschere ma vende morte e non lo racconta nemmeno ai figli (…). Verrà colpito a morte davanti alla famiglia». Tensione quindi alle stelle anche visto il ritrovmento al teatro Ariston di uno zaino con esplosivo una miccia e 100 proiettili, anche se mancava l’innesco quindi lo zaino bomba non era in grado di esplodere:nessuna rivendicazione per l fatto è mai arrivata.

«Per Alfredo Cospito fratello e compagno». Imizia così il volantino dattiloscritto firmato dalla Federazione Anarchica Informale e recapitato – dice l’Adnkornos – in una busta gialla a diverse aziende e anche ad un periodico.

«La Fai, federazione anarchica informale, non dimentica Alfredo e gli altri compagni e per risposta all’attacco alla libertà del movimento anarchico colpirà gli uomini per far morire le strutture».

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Il manager, secondo le dichiarazioni «è il soggetto ideale per la vendetta di Alfredo e di tutti i compagni in carcere. Può essere colpito in qualsiasi momento. Conosciamo le sue abitudini, gli interessi (…). Non avrà mai pace, ovunque andrà troverà un compagno anarchico pronto a vendicare il carcere di Alfredo e dei compagni. La forza anarchica con le sue articolazioni condurrà una campagna di lotta senza fine contro i servi dell’industria della morte perché per distruggere le aziende bisogna colpire gli uomini». Per finire l’appello della Fai informale alla mobilitazione generale: «invitiamo tutti i gruppi e i singoli Fai a colpire con ogni mezzo necessario».

Alessandro Bonafede

redazione aps ISOLA