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Guerra Russia-Ucraina, Aiea: i raid hanno spento il reattore della centrale di Khmelnitsky. Diffusi blackout. Instabilità energetica.

Guerra Russia-Ucraina, Aiea: i raid hanno spento il reattore della centrale di Khmelnitsky. Diffusi blackout. Instabilità energetica.

Conseguenze drammatiche per la popolazione civile. Si teme una maxi-offensiva imminente. Il 21 febbraio Putin parlerà alla nazione. Russia a un passo dal default fiinanziario.
ALESSANDRO BONAFEDE, REDAZIONE DI APS ISOLA

Nuovi blackout energetici dopo ulteriori attacchi missilistici russi

Ancora una offensiva missilistica russa contro l’Ucraina.La quattordicesima ondata di attacchi russi da ottobre, ha affermato Kudrytskyi, non ha distrutto il sistema elettrico ucrino, ancora una volta. Il ripristino dell’approvvigionamento energetico dell’Ucraina ne è stato rallentato, ha detto Kudrytskyi: “ancora una volta, tuttavia, non si è verificato alcun disastro”.
Altri attacchi missilistici russi contro l’Ucraina hanno danneggiato ulteriormente il sistema energetico ucraino, secondo la compagnia enegetica Ukrenerho. I missili hanno danneggiato diverse centrali idroelettriche e anche termiche, ha affermato in televisione l’amministratore delegato della compagnia Volodymyr Kudrytskyi: la situazione sarebbe particolarmente difficile nella regione di Kharkiv.
Intanto  Zelensky ha terminato il suo tour europeo ed è tornato a Kiev, dopo aver e continuato a chiedere  altre armi.
Tuttavia, secondo l’AIEA (Agenzia internazionale per l’energia atomica), le centrali nucleari dell’Ucraina meridionale e di Rivne e hanno dovuto ridurre la produzione e l’erogazione di energia, causa instabilità della rete energetica. Uno dei reattori della centrale nucleare di Khmelnytskyi è stato gravemente danneggiato e quindi spento.
Diffusi blackout dopo nuovi attacchi missilistici russi
Gli ultimi attacchi missilistici russi contro l’Ucraina hanno danneggiato notevolmente il sistema energetico,secondo il gestore energetico Ukrenerho, creando quindi drammatici disagi alla popolazione civile. I missili hanno colpito diverse centrali termiche e idroelettriche, ha detto alla televisione ucraina l’amministratore delegato dell’azienda Volodymyr Kudrytskyi, affermando che la situazione è particolarmente difficile nella regione di Kharkiv, secondo il gestore energetico Ukrenerho.
Ciò costituisce una violazione del diritto umanitario e della convenzione di Ginevra quindi, dove si sancisce il principio di distinzione tra beni civili e beni miitari.
L’attacco ha rallentato i piani per ripristinare l’approvvigionamento energetico dell’Ucraina, ha detto Kudrytskyi, aggiungendo che «ancora una volta, tuttavia, non si è verificato alcun disastro». Il sistema elettrico ucraino non è stato distrutto dalla quattordicesima ondata di attacchi russi da ottobre, ha affermato. Tuttavia, secondo l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, le centrali nucleari di Rivne e dell’Ucraina meridionale hanno dovuto ridurre la produzione a causa dell’instabilità della rete. Uno dei reattori è quindi stato spento nella centrale nucleare di Khmelnytskyi.
I raid missilistici dell’Armata Rossa, lanciati su a 360 gradi hanno anche sorvolato lo spazio aereo della Moldavia e della Romania, in base a quello che ha affermato KIEV, ma Bucarest ha smentito. Secondo indiscrezioni parrebbe imminente una maxi offensiva finale.

Da registrare che:
1) La Svezia potrebbe inviare i suoi Gripen, caccia multiruolo monomotore fabbricazione dalla svedese Saab, il cui valore è di ben 61 milioni di dollari. Tuttavia il ministro della Difesa Pål Jonson ha già affermato di non voler concedere il via libera.
2) 2) La Slovacchia sta valutando se mettere a disposizione i suoi Mig 29 di fabbricazione sovietica.
Ieri 10 febbraio un ingente attacco missilistico ha colpito e danneggiato ulteriormente le infrastrutture energetiche dell’Ucraina. l’Aiea ha comunicato che «L’instabilità della rete elettrica dovuta ai bombardamenti ha causato l’arresto di un reattore dell’impianto di Khmelnitsky».

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Intanto Moody’s declassa il rating, portandolo a un passo dal default. Secondo l’agenzia intenazionale di rating il conflitto produrrà conseguenze a lngo termine sull’economia reale e sulle finanze della Russia, co effetto sui prezzi dei beni di consumo: «Queste difficoltà accrescono i rischi per la sostenibilità del debito pubblico, rendendo molto probabile una ristrutturazione del debito con perdite importanti per i creditori del settore privato».

Alessandro Bonafede
Giornlista e presidente APS ISOLA
www.isolacolombia.org

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