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Colombia: lo strano caso della morte di Mario Paciolla. Un nuovo Regeni?

Lo strano caso della morte di Mario Paciolla. Un nuovo Regeni?

Laureto in Scienze Politiche era volontario delle Nazione Unite e della nota ONG Peace Brigade International. Dopo la prima ipotesi di suicidio sia la Polizia Colombiana sia la stampa italiana stanno scartando questa ipotesi. Si apre l’ipotesi dell’omicidio che sarebbe collegato al suo delicato ruolo nel processo di pace tra FARC e Governo Colombiano, sotto la supervisione delle Nazioni unite; aveva 33 anni il corpo è stato trovato nella sua abitazione con le vene squarciate da una sega, oggetto che la polizia colombiana non ha ritrovato. La morte è avvenuta nella città di San Vincente del Caguan, località che fu già teatro degli accordi di pace tra FARC e governo Pastrana. Aveva appena comprato il biglietto di ritorno per Napoli sua città di origine e sarebbe ripartito pochi giorni dopo.
Luigi de Magistris chiede verità e giustizia il senatore Gianluca Ferrara del movimento 5 stelle presenta un’interrogazione in parlamento: “Le ipotesi di suicidio portate avanti dalla polizia colombiana sono inverosimili”.
Il suo whattapp è stat connesso fino alle 22 e 45 del 14 luglio. La mattina dopo è stato ritrovato cadavere con le vene squarciate. “Non erano trascorse 24 ore dalla consegna dell’ultimo rapporto della Missione di Verificazione delle Nazioni Unite in Colombia, quando una delle tue colleghe ti ha trovato morto, il mio amico poeta e giornalista, presso la tua abitazione a San Vicente del Caguan. Quel dossier doveva raccogliere le tue scoperte come volontario di quella organizzazione nella regione del Caquetà, però, così come è successo con la tua morte, le Nazioni Unite hanno mantenuto il silenzio. Ed è proprio quel silenzio, indegno per te e per la nostra realtà, che mi obbliga a scrivere, cercando di rompere con parole il nodo che ho in gola fin da quando ho saputo che una corda ti ha soffocato fino a lasciarti senza vita all’alba del 15 luglio.
L’ipotesi del suicidio rimane inverosimile per noi che abbiamo conosciuto la tua vitalità, il tuo sorriso ed anche le tue critiche alla Missione delle Nazioni Unite “ dice Claudia Julieta Duque giornalista colombiana. Il rapporto che stava scrivendo doveva raccogliere le sue osservazioni come volontario ONU nella regione del Caquetá sulle sparizioni forzate e gli omicidi di leader sociali nella regione da parte dei gruppi paramilitari colombiani. La morte è avvenuta il 15 luglio apparentemente per soffocamento. Poi gli sarebbero state squarciate le vene con una sega per simulare un suicidio. A occuparsi delle indagini il colonnello Oscar Lamprea, comandante della polizia dell’intero dipartimento del Caquetá. Le vene appaiono squarciate, non tagliate in modo chirurgico. «Stiamo seguendo la vicenda con la massima attenzione», assicura l’ambasciatore italiano in Colombia, Gherardo Amaduzzi.
«Le indagini sono in corso, questo lo determina la “Fiscalía general de la Nación” con gli elementi del materiale probatorio», afferma il colonnello Oscar Lamprea, senza più escludere categoricamente, come nella prima informativa della polizia locale, che possa anche trattarsi di un omicidio. 25 parlamentari italiani hanno presentato un’interpellanza. Iil dossier che stava scrivendo doveva raccogliere le sue osservazioni come volontario ONU nella regione del Caquetá sulle sparizioni forzate e gli omicidi di leader sociali nella regione da parte dei gruppi paramilitari colombiani. La morte è avvenuta il 15 luglio apparentemente per soffocamento. Poi gli sarebbero state squarciate le vene con una sega per simulare un suicidio.presidente ass. ISOLA
    Alessandro Bonafede
Presidente ass. ISOLA – (Internazionalismo SOLidarietà Autodeterminazione)